Ragnetto rosso delle serre

SchedaSintomiScheda Agente
Si tratta di un acaro molto diffuso e polifago, anche se è tipico delle colture orticole e floricole.
Sintomatologia specifica e danni
I danni consistono essenzialmente in decolorazioni a livello delle foglie che possono provocare l’anticipata caduta delle stesse. Gli attacchi di questo acaro rispetto agli atri acari della vite vengono facilmente riconosciuti in relazione all’abbondante presenza di fili sericei in corrispondenza delle aree colpite. Non costituisce di norma un danno per la vite.
Metodi di campionamento e difesa
I controlli per determinare la soglia di intervento vengono eseguiti durante la fase vegetativa della pianta. In primavera si controlla un campione di 100 foglie prelevate una per ceppo, scegliendo la seconda di un germoglio vicino al legno vecchio. La soglia di intervento è di 50-60% di foglie occupate per entrambe le specie di acaro. In estate si controllano invece 100 foglie prelevate nella parte mediana dei tralci; la soglia si riduce al 30-40% di foglie occupate. Queste soglie, considerate genericamente valide per l’Italia centrale, dovranno ritenersi tali in assenza di predatori, mentre dovranno essere corrette in funzione della densità dei predatori e del rapporto tra acari fitofagi e acari predatori. In Toscana prevale la certezza di poter innalzare i valori indicati. Al superamento della soglia, se le indicazioni in loco sono confermate dal Servizio di Assistenza tecnica, si interviene con prodotti acaricidi specifici con azione ovolarvicida, adulticida o con miscele di questi in base alle forme del parassita riscontrate nei campionamenti.
Last Update 18-01-2011
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