Con il termine di marciume secondario del grappolo si intende qualsiasi alterazione di natura litica degli acini e, quindi, del grappolo, la cui origine derivi da funghi diversi da Botrytis cinerea. I funghi potenziali agenti di marciume secondario sono molti: si tratta quasi esclusivamente di miceti con attività saprofitaria/secondaria. Sono stati associati ai marciumi secondari del grappolo specie diverse appartenenti ai generi Aspergillus spp., Penicillium spp., Alternaria spp., Rhizopus spp., Cladosporium spp. ecc. L’insorgenza dei marciumi secondari è subordinata comunque alla presenza di lesioni sugli acini, in quanto non sembra che i miceti suddetti siano in grado di penetrare attivamente la cuticola della buccia dell’acino. Altro fattore importante legato all’insorgenza di tali marciumi è costituito dalla mancata concorrenza di Botrytis cinerea.
Sintomatologia e danni
Le alterazioni si vengono ad originare in seguito all’instaurarsi di tutti quei fattori che concorrono a determinare lesioni sugli acini del grappolo. In seguito all’instaurarsi dell’infezione da parte delle specie fungine di cui sopra, si verifica sostanzialmente un marciume molle degli acini, sui quali si possono sviluppare le forme riproduttive dei miceti stessi (con conseguente presenza di muffe di varia colorazione). Molto spesso si rileva la presenza di marciumi secondari contemporaneamente ad attacchi di marciume acido. I danni che i marciumi secondari del grappolo determinano sulle uve da tavola sono di modesta entità, viceversa per quanto riguarda le uve da vino i danni sono diventati negli ultimi anni molto preoccupanti in relazione al fatto che alcuni funghi responsabili di tale alterazione sono produttori di una micotossina: l’Ocratossina A. Si tratta di una nefrotossina, cancerogena per i roditori e che può provocare effetti teratogeni e immunotossici. Tale tossina persiste ai processi fermentativi e può determinare, quindi, una contaminazione dei vini. I vini rossi sono maggiormente suscettibili rispetto ai vini bianchi. I funghi responsabili della produzione di tale micotossina sono alcune specie appartenenti alla sezione Nigri del genere Aspergillus (Black Aspergilli), in modo particolare Aspergillus carbonarius e alcune specie facenti parte del genere Penicillium.
Tecnica diagnostica
Le modalità di diagnosi si esplicano sostanzialmente attraverso l’osservazione dei sintomi in campo, a carico dei grappoli. Possono essere effettuati isolamenti micologici a partire da tessuti sintomatici, preventivamente sterilizzati in superficie con ipoclorito di sodio (a varie diluizioni) o altro agente sterilizzante, su substrati agarizzati nutritivi generici e/o semiselettivi. Tali isolamenti possono essere eventualmente supportati da camere umide e successive osservazioni al microscopio ottico. Gli isolamenti micologici possono permettere di evidenziare l’effettiva presenza di specie micotossigene nelle popolazioni fungine presenti nel vigneto.
Prevenzione e difesa
Interventi di difesa mirati contro i funghi agenti dei marciumi del grappolo non sono consigliati, vista l’estrema variabilità delle specie coinvolte con diversa suscettibilità nei confronti dei vari fungicidi. Per cui, risultano fondamentali tutti quegli interventi agronomici di prevenzione e la difesa nei confronti dei vari agenti di lesioni del grappolo (tignole, oidio ecc.).