Scafoideo

SchedaSintomiScheda Agente

Si tratta di una cicalina originaria del Nord America. In Europa l’introduzione è stata accidentale e la sua rilevazione è avvenuta per la prima volta nel 1960 nel sud della Francia. In Italia l’insetto è stato individuato in Liguria nel 1963.

Sintomatologia specifica e Danni

Gli stadi giovanili determinano la suzione della linfa dalle nervature secondarie e terziarie delle foglie di vite, mentre le ninfe e gli adulti succhiano la linfa dalle nervature principali. È da considerare che l’attività di suzione può avvenire, talvolta, anche a carico dei piccioli fogliari e dei tralci erbacei. Lo S. titanus attraverso la sua attività trofica determina danni diretti trascurabili e non apprezzabili. Anche perché generalmente nel vigneto l’insetto è presente con bassa densità di popolazione. Ben più importanti sono i danni indiretti, che questa cicalina è in grado di compiere, infatti essa è il vettore del fitoplasma della Flavescenza Dorata. Per limitare la diffusione della malattia in questione, data la sua estrema gravità e importanza per le produzioni vitivinicole, nel 2000 è stato emanato un decreto ministeriale di lotta obbligatoria contro lo S. titanus e la Flavescenza Dorata.

Strategie di difesa

Per ovviare alla diffusione di questo insetto sarebbe opportuno evitare l’acquisto di barbatelle di viti da zone in cui ne è segnalata la presenza e sulle quali possono essere presenti uova svernanti. Nelle zone in cui è già stato segnalato S. titanus è consigliabile bruciare i residui di potatura e le viti abbandonate che possono rivelarsi focolai di infezione.

Tecniche di campionamento e monitoraggio dello Scaphoideus titanus

Prima di intraprendere qualunque forma di intervento nei confronti dell’insetto vettore della Flavescenza dorata è necessario effettuare un monitoraggio finalizzato a verificare o meno la presenza dell’insetto stesso. Tale monitoraggio può riguardare le forme giovanili oppure gli adulti. Il monitoraggio delle forme giovanili può essere effettuato su foglie basali e/o sui succhioni, attraverso controlli visivi in campo a cadenza settimanale, oppure prelevando i germogli inserendoli in sacchetti di plastica per poi analizzarli in laboratorio. Il monitoraggio può essere anche effettuato con trappole cromotropiche gialle. I controlli devono essere realizzati nelle prime ore del mattino, non dopo le piogge. Vanno individuate le forme giovanili e le loro variazioni nel tempo. Il monitoraggio degli adulti può essere realizzato con mezzi meccanici come, ad esempio, scuotitore raccoglitore (frappage), scuotimento manuale, cattura con retino entomologico ecc. Anche per la cattura degli adulti possono essere utilizzate trappole cromotropiche gialle disposte in posizione verticale all’interno della vegetazione, preferibilmente nelle zone più fresche del vigneto.

Last Update 18-01-2011
Regione Toscana Via Pietrapiana 30 50121 Firenze