Sintomatologia specifica e danni
Sulla vite i danni sono prodotti dalle larve delle generazioni estive. Queste attaccano gli acini già danneggiati da altre cause (botrite, tignoletta, ecc.) e dalle cui lesioni si ha la fuoriuscita di liquidi zuccherini. La presenza di cocciniglie costituisce, inoltre, un attrattivo nei confronti delle larve che si nutrono della melata zuccherina prodotta dalle cocciniglie stesse. In particolari condizioni le larve possono provocare direttamente lesioni superficiali a livello degli acini con conseguente possibile sviluppo di marciumi fungini e batterici. Nel complesso, nella nostra regione, si tratta di un lepidottero che di solito si riscontra associato alla presenza di Lobesia botrana e di Planococcus spp.
Strategie di difesa
Gli interventi di difesa realizzati nei confronti delle tignole della vite hanno efficacia anche contro C. gnidiella.
Nome Comune | Cryptoblabes gnidiella |
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Famiglia | null |
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Genere | null |
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Specie | null |
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Morfologia
Gli adulti presentano apertura alare di 12-18 mm. Si caratterizzano per le ali anteriori grigiastre con due fasce che le attraversano trasversalmente e da una ulteriore meno evidente. Le ali posteriori sono invece di colore grigio-biancastro. Le uova (0,7 mm di massimo diametro) sono globose, inizialmente di colore biancastro, successivamente marroncino. Le larve assumono una colorazione variabile dal grigio-verdastro al brunastro con la progressione dello sviluppo. Quelle mature misurano circa 10 mm di lunghezza e presentano due bande dorso-laterali più scure. Crisalide con apice arrotondato e con la presenza di due punte con la parte finale uncinata
Sintomatologia Generale
I sintomi con i relativi danni derivano dall’attività trofica delle larve che attaccano i frutti già danneggiati da altre cause (fattori meteorici, botrite, ecc.) e dalle cui lesioni si ha la fuoriuscita di liquidi zuccherini con la formazione di marciumi fungini e batterici
Ciclo Biologico
Nella nostra regione la tignola rigata può compiere 3-4 generazioni all’anno. Lo stadio svernante è costituito dalla larva, che si mantiene attiva fino in tardo autunno-inizio inverno (anche se con sviluppo rallentato) per poi incrisalidarsi sui tessuti vegetali attaccati. Gli adulti delle varie generazioni permangono in campo dalla primavera (aprile-maggio) fino a dicembre. Le femmine depongono isolatamente un centinaio di uova, preferibilmente sui grappoli. Le larve presentano un comportamento gregario. La tignola rigata è estremamente polifaga vive, infatti, oltre che su vite, su moltissime piante arboree, arbustive ed erbacee.