Bostrico della vite

SchedaSintomi
Bostrico dei fruttiferi e della vite
 

Sintomatologia

I danni sono legati all’attività xilofaga delle larve e degli adulti. I danni sono localizzati prevalentemente sui tralci della Vite (raramente sul fusto o ceppo) e sui rami delle altre piante arboree colpite.
Sulla Vite i danni compiuti dagli adulti derivano dalla loro attività di alimentazione che si esplica attraverso la formazione di gallerie e di fori posti generalmente alla biforcazione dei tralci, in corrispondenza dei nodi, nel punto di inserzione di questi sul ceppo oltre che vicino alle legature. La presenza dei fori è rilevata dalla formazione di grumi di gomma prodotti in corrispondenza del tralcio attaccato e dai fori stessi.
I tralci con fori alla loro base si indeboliscono e si possono spezzare facilmente in modo particolare durante le operazioni di potatura.
L’attività degli adulti di escavazione avviene anche ad opera di:
  • adulti svernanti che formano corti cunicoli negli speroni delle potature, nei tralci morti o fortemente deperiti, oltre che sul ceppo di viti morte.
  • femmine che stanno per ovideporre determinano la formazione di gallerie decorrenti ad anello nei nodi di tralci morti, ma non completamente secchi.
I danni prodotti dalle larve derivano dalla loro attività di alimentazione entro gallerie longitudinali all’interno degli internodi dei tralci morti o deperienti. Le gallerie si caratterizzano per la formazione di rosura o massa pulvurenta molto compressa.
In seguito agli attacchi si verifica una riduzione del flusso linfatico e quindi riduzione dello sviluppo oltre che perdita di produzione. È da considerare che raramente l’entità degli attacchi di Sinoxylon sexdentatum è tale da costituire un serio pericolo per le piante o di parte del vigneto.
 
Gli attacchi dell’insetto suddetto sono particolarmente presenti e diffusi in caso di annate caratterizzate da forte siccità estiva oltre che su viti danneggiate da forti gelate invernali. Ciò perché in tali condizioni è facile reperire numerosi tralci disseccati oppure le piante presentano una ridotta vitalità: premesse per una colonizzazione da parte degli insetti in questione.
Frequenti sono i danni anche in vigneti dove è abitudine lasciare i residui della potatura nelle immediate vicinanze del vigneto stesso o dei filari. Infatti su tali residui è facile che si sviluppino le covate dell’insetto per poi diffondersi sulle piante circostanti.
 

Tecnica diagnostica

Oltre ai sintomi abbastanza caratteristici legati all’attività trofica degli adulti e delle larve di Sinoxylon sexdentatum, la sua identificazione e, di conseguenza, la diagnosi legata alla sua attività patogena avviene attraverso il riconoscimento delle larve e degli adulti in base alle caratteristiche morfologiche macroscopiche che li contraddistinguono.
Tale riconoscimento avviene sia con semplice analisi visiva, sia con l’ausilio di lenti, oltre che con osservazioni al microscopio ottico (a basso ingrandimento: max 40X) con micrometro per definire le dimensioni ed i particolari morfologici.
 

Tecnica di Campionamento

Il monitoraggio che dovrebbe essere effettuato nei confronti della presenza o meno dei bostrichi (Sinoxylon perforans e S. sexdentatum) si colloca durante le operazioni di potatura e consiste nella semplice analisi visiva.
In questa fase è importante verificare la presenza o meno di fori con adulti svernanti nei tralci, ceppi o sarmenti vecchi. Inoltre durante la piegatura dei tralci di allevamento verificare che questi ultimi si spezzano a causa dei fori presenti alla base.
 

Difesa

Ai fini della difesa e/o per ridurre i rischi di infestazione nei vigneti si possono adottare le seguenti operazioni:
  • Distruggere i resti delle potature con la trinciatura o con il fuoco.
  • Eliminare i vecchi tralci eventualmente lasciati sui fili allo scopo di costituire un appiglio per i nuovi tralci.
  • Legare alla base del ceppo della vite oppure appendere al filo dei fasci – esca costituiti da vecchi tralci, nei quali si svilupperanno le covate in seguito alla deposizione delle uova da parte delle femmine. I fasci – esca vanno posti lungo i filari a distanze di circa 20 metri l’uno dall’altro, per poi essere asportati e bruciati prima della formazione degli adulti, ovvero verso la metà di giugno.
 
Gli eventuali trattamenti di tipo chimico, da effettuarsi esclusivamente in caso di forti infestazioni, non danno risultati apprezzabili in relazione al lungo periodo di sfarfallamento degli adulti.
È da considerare che gli interventi dovrebbero collocarsi in corrispondenza del periodo di massimo volo (metà luglio – fine luglio) degli adulti, e di conseguenza gli interventi contro le tignole a base di fosforganici (che vengono effettuati in quel periodo), possono contenere anche gli adulti di Sinoxylon perforans e Sinoxylon sexdentatum.
 
Prodotti utilizzabili per la difesa
Gli eventuali prodotti utilizzabili, come detto, appartengono alla categoria dei fosforganici.

 
Last Update 18-01-2011
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