Cicalina verde

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Fino a più di trent’anni fa questo insetto non era considerato di interesse fitopatologico e, spesso, i danni che causava erano imputati ad altre origini: siccità, carenze nutrizionali, fitotossicità, ustioni di varia natura ecc.

 

Sintomatologia e Danni

I danni causati dalla cicalina verde sono originati sia dagli adulti sia dagli stadi giovanili, attraverso la loro attività di suzione sulle foglie; raramente vengono coinvolti il picciolo o i germogli. Tale attività avviene a carico delle nervature principali e secondarie determinando necrosi ed imbrunimenti oltre a impedire il normale flusso linfatico in corrispondenza di tali tessuti. Ciò determina la formazione di ingiallimenti e/o arrossamenti a seconda del vitigno (bianco o rosso) a cui seguono le necrosi delle zone con alterazione del colore. Tali necrosi possono riguardare l’intero margine fogliare oppure possono svilupparsi tra le nervature delle foglie a forma di mosaico (in modo settoriale). Le parti alterate si disseccano, in caso di forti attacchi si possono avere defogliazioni a partire dalla parte basale dei tralci. Il danno riguarda in modo particolare le foglie in accrescimento e nella parte interna della vegetazione dove si verificano le condizioni microambientali favorevoli alla cicalina: ombreggiamento e umidità. I sintomi compaiono in ritardo rispetto all’attacco. Gli stadi giovanili sono maggiormente pericolosi rispetto agli adulti in quanto sono caratterizzati da una minore mobilità, per cui l’attacco è più intenso su una stessa foglia. In conseguenza dell’infestazione della cicalina verde della vite, sulla pagina inferiore della foglia si possono ritrovare numerose esuvie che costituiscono i residui delle diverse mute. Il danno maggiore avviene di solito in corrispondenza della seconda generazione dell’insetto in questione, che si verifica nel periodo più caldo (metà luglio). La sintomatologia descritta può risultare associata o confusa con altre patologie, quali virus dell’accartocciamento fogliare, mal dell’esca, carenze nutrizionali di potassio e/o magnesio ecc.

 

Strategie di Difesa

Generalmente i numerosi nemici naturali delle cicaline della Vite non sono in grado di contenere i forti attacchi. Tra i fattori che favoriscono l’infestazione delle cicaline possiamo ricordare le mancate lavorazioni o il mancato sfalcio dell’interfila, gli eccessi di concimazione e tutte le altre cause che portano ad abbondante sviluppo della vegetazione. La cicalina verde è un insetto che di norma non determina danni consistenti in grado di produrre ripercussioni economiche a livello produttivo, per cui normalmente non richiede trattamenti chimici. Infatti, E. vitis non è vettore di virus e/o fitoplasmi e le infestazioni interessano in modo particolare le zone maggiormente ombreggiate della parte bassa dei ceppi. Si è visto, inoltre, che generalmente gli attacchi non hanno eccessive ripercussioni a livello di assimilazione fotosintetica e, di conseguenza, sulla maturazione del grappolo. In caso di zone maggiormente colpite e con attacchi di una certa gravità è necessario intervenire con trattamenti specifici. Questi ultimi avvengono nei confronti degli stadi giovanili (i più pericolosi). Generalmente la prima generazione non richiede il ricorso a interventi di natura chimica. Viceversa per la seconda generazione, per valori di soglia pari 1-2 forme giovanili/foglia, (su un campione di 100 foglie prelevate dalla parte basale e mediana dei tralci); si può valutare il ricorso a un trattamento con agrofarmaci. È da considerare che, generalmente, tali interventi dovrebbero inquadrarsi all’interno di un programma di lotta anche nei confronti delle tignole della vite. Infatti, nella maggior parte dei casi, la difesa chimica da questi insetti viene fatta insieme a quella contro la seconda generazione di Lobesia botrana.

Last Update 18-01-2011
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