Introduzione
Rappresenta la cocciniglia più importante e dannosa della vite, anche perché in diverse regioni del centro – nord si sono avute fasi di recrudescenza negli ultimi anni.
Sintomatologia specifica
I danni sono derivati sostanzialmente dalle punture di nutrizione con sottrazione di linfa, a cui si associa l’abbondante emissione di melata. Il danno indiretto è costituito dallo sviluppo di fumaggini (formazioni fungine saprofite/secondarie) che riducono l’attività fotosintetica delle foglie causandone la caduta precoce. Sui grappoli la presenza sia di melata, sia di muffe e cocciniglie riduce la maturazione dei grappoli. La pianta si indebolisce progressivamente e ne risente, quindi anche la fruttificazione.
È da considerare che spesso le cocciniglie sono localizzate su singole piante in modo sparso oppure al massimo su gruppi di piante all’interno del vigneto. Le infestazioni sono meno dannose in corrispondenza di precipitazioni abbondanti in quanto si il dilavamento delle forme giovanili. La presenza della cocciniglia sembra favorita in vigneti trascurati o ubicati in vallecole con notevole umidità, ristagni, oltre che dalla fittezza della vegetazione fogliare, da concimazioni azotate in eccesso, ecc.
Difesa
Potature e concimazioni equilibrate ostacolano la diffusione della cocciniglia. L’eventuale lotta chimica non ha molta efficacia nella fase di ingrossamento delle gemme a meno che non si effettui lo scortecciamento delle piante. Viceversa, sono efficaci gli interventi con insetticidi prima della chiusura del grappolo con olio bianco estivo associato eventualmente a clorpirifos-metile, Buprofezin, ecc. È da considerare che, spesso tali interventi avvengono in concomitanza con i trattamenti effettuati contro le tignole di seconda generazione.
Nome Comune | Planococcus ficus |
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Famiglia | null |
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Genere | null |
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Specie | null |
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Morfologia
Descrizione morfologica
Le femmine, lunghe mediamente 3 mm, sono caratterizzate da un corpo ovale-allungato, di colore grigio-rosato con sfumature brune, coperto di polvere cerosa biancastra e filamentosa. Non è facilmente distinguibile dall’altra cocciniglia affine Planococcus citri. I maschi sono molto più piccoli, circa 1 mm.
Sintomatologia Generale
Sintomatologia generale
La sintomatologia generale ed i relativi danni derivano sostanzialmente dalle punture di nutrizione con sottrazione di linfa, a cui si associa l’abbondante emissione di melata che di norma accompagna la presenza delle cocciniglie.
Il danno indiretto è costituito dallo sviluppo di fumaggini, (formazioni fungine saprofite/secondarie) sviluppatesi sulla melata emessa, e che riducono l’attività fotosintetica delle foglie causandone la caduta precoce, con conseguente indebolimento generale progressivo della pianta.
Ciclo Biologico
Ciclo biologico
In Italia centrale possono svilupparsi fino a 4 generazioni l’anno di Planococcus ficus.
Lo svernamentoavviene ad opera della femmina matura fecondata riparata sotto la corteccia del fusto e/o dei rametti. In primavera (fine aprile – inizio maggio) si ha la deposizione degli ovisacchi cerosi contenenti diverse centinaia di uova giallastre. A giugno si hanno le forme giovanili che si portano sui germogli in accrescimento. La seconda generazione si verifica a luglio con le forme giovanili che migrano non solo sui germogli e sui frutti. In agosto si ha una terza generazione. Nell’arco della stagione le generazioni si susseguono con la possibilità di accavallamento tra di loro. In autunno le femmine fecondate si riparano sotto il ritidoma per lo svernamento.
Specie colpite e diffusione
La cocciniglia in questione è diffusa in quasi tutta Italia. Si riscontra sulla vite ma anche sul fico comune.