Cocciniglia tubercoliforme dell'olivo

SchedaSintomi

Distribuzione


E' presente in tutte le zone olivicole del bacino del Mediterraneo, in California ed in alcune zone dell'Argentina.

Descrizione


La femmina adulta presenta corpo ovale di colore giallo rossastro, appuntito nella parte posteriore. Il follicolo, di colore grigio e di consistenza dura, ha forma tubercolare.
Il maschio adulto è alato, il suo corpo presenta l'addome allungato. Il follicolo maschile è di colore giallastro e di forma allungata.

Biologia


Lo svernamento avviene come femmina preovigera pronta a deporre. Nell'arco di due mesi a partire da marzo - aprile ogni femmina depone una ottantina di uova da cui nascono subito le neanidi. Quelle femminili si fissano su lesioni e corrugosità della corteccia mentre quelle maschili raggiungono gli apici vegetativi, il picciolo e la pagina superiore delle foglie e i frutti.
Il numero delle generazioni può variare a seconda delle zone di distribuzione da 1 - 2 all'anno, come in Toscana, a 1 ogni due anni.
I climi caldi e secchi, le carenze idriche, l'indebolimento delle piante e le concimazioni non equilibrate predispongono gli olivi all'attacco di questa cocciniglia.

Antagonisti


Attualmente sono state segnalate solo due specie di predatori i coccinellidi Chilocorus bipustulatus L. e Exochomus quadripustulatus di cui però non è stato possibile precisare il ruolo.

Danni


Vengono danneggiate le gemme, i germogli e i rami. Sui rami attaccati dalle neanidi si sviluppa una vegetazione avventizia, le foglie, a seguito delle punture delle neanidi, presentano malformazioni e ridotto accrescimento. In caso di forti attacchi si ha caduta delle foglie, disseccamento dei rami e cascola dei frutti. Le olive attaccate presentano dimensione ridotta e malformazioni.
L'insetto produce melata sulla quale si sviluppa fumaggine.

Strategie di difesa


Gli attacchi si sviluppano soprattutto su piante indebolite da altre cause pertanto l'esecuzione di corrette pratiche agronomiche, concimazioni bilanciate, razionale potatura, e prevenzione dalle cause di ferite ai rami, permette di prevenire lo sviluppo delle infestazioni.
Una efficace strategia di difesa chimica è ostacolata dalla scalarità della nascita delle neanidi, lo stadio più vulnerabile ad un trattamento chimico, e dal difficile raggiungimento degli anfratti della corteccia dove le forme giovanili si riparano. Gli altri stadi di sviluppo sono scarsamente sensibili agli insetticidi poiché protetti da un follicolo più consistente.
In caso di forti infestazioni è possibile intervenire con olio minerale bianco nel momento di maggior comparsa delle neanidi.

Last Update 18-01-2011
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