Agenti patogeni vari (Capnodium spp., Alternaria spp., ecc)
Sono ben conosciute dagli agricoltori le forti infestazioni di fumaggine che generalmente si insediano su melata prodotta da Saissetia oleae. La prevenzione dagli attacchi di questa malattia è pertanto strettamente legata al controllo della cocciniglia.
La fumaggine é un’alterazione crittogamica causata dalla formazione, sulle foglie, sui rami e sui frutti, di uno strato nerastro di micelio, di rami conidiofori e conidi di diverse specie fungine saprofitarie che non presentano nessun rapporto alimentare diretto con la pianta ospite. Questi funghi infatti si sviluppano e traggono nutrimento dalle sostanze zuccherine presenti nella melata fisiologica, emessa dalla pianta in particolari momenti di stress ed in quella parassitaria. Quest’ultima, molto più frequente, è emessa da alcune cocciniglie che attaccano l’olivo, prima tra tutte la Saissetia oleae.
Tra i fattori predisponenti l’attacco di fumaggine possiamo indicare:
- potature non eseguite o eseguite ad intervalli molto lunghi;
- eccesso di concimazioni azotate e concimazioni fosfopotassiche non equilibrate;
- mancata o errata difesa fitosanitaria nei confronti delle cocciniglie;
- eccessivo di uso di insetticidi non selettivi (esteri fosforici, piretroidi, carbammati, ecc.) nella difesa fitosanitaria che alterano l’equilibrio biologico tra nemici naturali e cocciniglie;
- temperature miti nei periodi invernali.
I danni causati dalla fumaggine non sono facilmente valutabili, riguardano la riduzione dell’attività fotosintetica ed il rallentamento degli scambi gassosi.
La difesa deve essere diretta innanzitutto nel contrastare le cause predisponenti con interventi agronomici (potature frequenti, concimazioni bilanciate, irrigazione limitata, ecc.) e chimici (lotta alla cocciniglia con principi attivi selettivi e a bassa ripercussione ecologica). Gli interventi anticrittogamici eseguiti per combattere l’occhio di pavone hanno effetto anche contro la fumaggine, per la quale sono sconsigliati trattamenti anticrittogamici specifici.
Un lavaggio del nerume può essere eseguito con irrorazioni primaverili di soda caustica all’uno per cento.