Presente in tutto il bacino del Mediterraneo
L’adulto, lungo 6-8 mm., presenta corpo di colore bruno lucente rivestito di corte setole; le elitre sono convesse al dorso, il rostro è corto e spesso.
Sverna prevalentemente allo stadio di larva ; è una specie partenogenetica e sembra presentare una sola generazione annuale; gli adulti fuoriescono in primavera, normalmente dalla seconda decade di maggio in poi, e da questo momento iniziano un’intensa attività trofica, quasi esclusivamente notturna, ai danni di numerose specie vegetali, fra le quali però prediligono l’olivo.
Questo curculionide produce danni sia allo stadio di larva che di adulto. E’ senza dubbio è l’attività degli adulti che potrebbe determinare i danni maggiori all’olivo, anche se i danni più rilevanti sono stati osservati su giovani piante in vivaio .
Durante il giorno essi restano nascosti nel terreno, a profondità variabili fra i 10 e i 30 centimetri; nella notte, risalendo lungo il tronco, raggiungono le parti alte della pianta, danneggiando foglie (ed anche giovani germogli e gemme) con erosioni semicircolari che fanno assumere al bordo fogliare una forma caratteristica.
In autunno nel terreno si trovano le larve, esse sono estremamente polifaghe ed oltre a nutrirsi delle radici della pianta ospite causano danni all’apparato radicale di numerose a specie erbacee ed orticole.
In Toscana il contenimento delle popolazioni di oziorrinco si pone solo per la produzione vivaistiva in contenitore. La difesa va indirizzata contro gli adulti, essendo questa l’unica forma raggiungibile da qualsiasi forma di lotta; ad oggi non si conoscono però metodi del tutto efficaci e risolutivi. Si possono avere buoni risultati con l’impiego di acephate o azinfos metile (due interventi a distanza di 12 giorni, iniziando alla prima comparsa degli adulti.
Esperienze di lotta biologica con Nematodi entomopatogeni del genere Heterorhabditis su larve di oziorrinco hanno avuto ottimi risultati su colture floreali ed ornamentali.