Eulia dei fruttiferi e della vite

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Sintomatologia e Danni

Le larve della prima generazione provocano danni alle foglie, ai bottoni fiorali e ai frutti nelle generazioni successive. I danni alle foglie consistono in erosioni a livello della pagina inferiore. Le larve della prima generazione, inoltre, al pari delle altre tignole della vite, erodono e danneggiano le parti fiorali. Tali danni, nella maggior parte dei casi, sono compensati da un maggior accrescimento ponderale dei frutticini. Ben più gravi possono essere i danni provocati dalle generazioni carpofaghe. Gli acini vengono erosi preferibilmente nella zona del peduncolo, in caso di forti attacchi le erosioni possono interessare gran parte della superficie degli acini stessi. Gli attacchi determinano perdite quantitative e qualitative del prodotto. Sulla vite i danni sono fondamentalmente legati alle generazioni carpofaghe.

Tali danni si differenziano in modo abbastanza evidente rispetto a quelli determinati dalle altre tignole della vite (Lobesia botrana, Eupoecilia ambiguella), in quanto gli acini subiscono esclusivamente erosioni più o meno superficiali e non vengono perforati. In questo caso, però, le lesioni prodotte sono potenzialmente più pericolose rispetto a quelle delle altre tignole della vite, in quanto la maggiore superficie esposta può determinare significative infezioni di botrite e/o marciume acido oltre a influire sui processi fermentativi. Ciò, ovviamente avviene, nel caso in cui le popolazioni e le infestazioni dell’eulia della vite siano elevate.

Difesa

Nella maggior parte dei casi le modalità di lotta nei confronti della tignoletta della vite (Lobesia botrana) determinano il contenimento anche delle popolazioni e dei danni possibili da parte di A. pulchellana.

Last Update 18-01-2011
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